“De país a comunitat. Valencianisme polític i regionalisme” è il titolo del Dossier dell’ultimo numero della rivista “Afers”, editata dalla casa editrice omonima e curato da Vicent Flor. Il Dossier presenta le più recenti ricerche attorno ai differenti aspetti della questione nazionale e regionale valenciana e nello specifico della dialettica tra valenzianismo politico e regionalismo valenciano. I saggi di Andrea Geniola (“Es tan sano el regionalismo valenciano”. Regionalisme i anticatalanisme al País Valencià durant el franquisme, 1962-1977) e Juan Carlos Colomer Rubio (Miquel Ramón Izquierdo, un alcalde regionalista a la transició valenciana, 1973-1979) indagano genesi, adattamento e sviluppo del regionalismo franchista dal tardofranchismo alla transizione. Un adattamento che sfocia durante il processo di cambio di regime in diverse espressioni, come ad esempio l’esplosione di una strategia della tensione ed episodi di violenza anticatalanista, di cui si occupa Borja Ribera (La violència anticatalanista a València. Des de la mort de Franco fins a l’aprovació de l’Estatut, 1976-1982), oppure in sorprendenti casi di cambiamento di trincea da parte di illustri membri delle élites locali, questione che affronta Joana Tormo Martí (Catalanisme i anticatalanisme en Manuel Broseta Pont. Una neutralitat calculada). Dell’intricato panorama identitario dei partiti valenziani si occupano Vega Rodríguez Flores-Parra (L’inici del “pragmatisme autonòmic”? El PSPV-PSOE i l’abandó del Consell preautonònimc), che getta nuova luce sul processo revisione delle iniziali posizioni federaliste portato avanti dai socialisti spagnoli, Antoni Rico García (D’esquerres i valencianistes. els casos de l’EUPV i l’AEPV durant la Transició, 1977-1982), il quale s’immerge nel processo di penetrazione dei paradigmi del valencianismo politico all’interno della nuova sinistra e sinistra alternativa, e Ignasi Escandell García (El nacionalisme valencià. Els casos del PNPV i la UPV, 1978-1983), che presenta nascita, sviluppo e vicissitudini di quei partiti che facevano del valencianismo il loro principale segno d’identità politica. Della stampa alternativa e libera e del suo ruolo in un momento in cui possiamo dire che le libertà civili non erano garantite nemmeno dal punto di vista meramente formale si occupa Carles Senso (Parlaments de paper. “Valencia Semanal” i la Transició a la democràcia al País Valencià). Per ulteriori info ed approfondimenti qui si può trovare un estratto del breve saggio di presentazione scritto dal curatore del Dossier.