“Il particolarismo delle storiografie che assumo lo Stato-nazione del XIX o XX secolo come l’ambito più importante o maggiormente significativo della ricerca contemporaneista si è trasformato in un ostacolo per l’interpretazione storiografica stessa. Tale particolarismo può anche applicarsi allo studio delle nazioni senza Stato, trasformandosi di ostacolo alla comprensione, dato che è carente di qualsiasi visione e prospettiva comparativa. Il processo di omogeneizzazione dello Stato-nazione e la presunzione secondo la quale l’unità legale-istituzionale fa di questo una realtà omogenea è più che altro un sogno irrealizzato, dato che la nazione spagnola formulata nel 1812 e la sua viabilità si sono trasformati a loro volta in oggetto di analisi. A nostro modo di vedere, l’analisi locale e sub-statale particolareggiato è necessario ai fini della comprensione della realtà storica e la costruzione di una visione autenticamente globale e transnazionale. Per questo motivo, non dobbiamo assimilare questo tipo di studi al particolarismo e nemmeno confonderlo con esso. […] Troppo spesso coloro che legittimano le storie nazionali in Spagna bollano la storia locale con l’etichetta di “localista”, argomentando che questa sarebbe da ostacolo alla comprensione di un determinato racconto della storia nazionale spagnola. È risaputo che la professionalizzazione della storiografia ha luogo di pari passo con la formazione e legittimazione dello Stato-nazione per reinventare un unico racconto di carattere teleologico, come momento culminante di un progetto progressivo di razionalizzazione di sapore hegeliano, finalista, con al centro del quale un determinato modello di formazione ed omogeneizzazione dello Stato-nazione. […] I saggi presenti in questo libro rappresentano una dimostrazione che il locale non è sempre localista e che anche nel campo della storiografia si realizzano studi comparati.”

Così suggerisce l’Introduzione di “Estatu-nazioen baitako nazioak: Naziogintza kulturala eta politikoa, gaur egungo Europan“, diretto da Joseba Agirreazkuenaga ed Eduardo Alonso, editato da Editorial Base. Si tratta della raccolta di materiali presentati in occasione dell’omonimo congresso svoltosi a Bilbao nel 2012, secondo appuntamento della serie di congressi organizzati dal gruppo di ricercatori radunato attorno al progetto Galeusca-Historia. Il libro, presentato da un’introduzione di Stefan Berger, “From the English Isles to the History of Four Nations: National History Writing in Britain in Comparative Perspective“, si articola in quattro diverse aree tematiche (Assemblee rappresentative e attori politici dal XVI al XXI secolo; Biografie del corpo intellettuale; Discorsi e storiografie nazionali; Analisi comparativo dei casi basco, catalano e galiziano; Frontiere e territorialità) e offre un vasto panorama di studi (principalmente) storici sulle questioni basca, catalana e galiziana nella Spagna moderna e contemporanea.

Qui la relazione completa degli autori: Stefan Berger, Joseba Agirreazkuenaga, Xabier Irujo, Mikel Urquijo, Eduardo J. Alonso Olea, Luis de Guezala, Ferran Toledano, Joseba Arregi Orue, Sebastià Serra Busquets, Rafel Puigserver Pou, Lourenzo Fernández Prieto, Giovanni C. Cattini, Aleix Romero Peña, Xabier Ormaetxea Garai, Unai Belaustegi Bedialauneta, Juan Manuel González Sáez, Aritz Ipiña Bidaurrazaga, Begoña Villanueva, Teresa Abelló Güell, Enric Pujol, Carlos F. Velasco Souto, Agustí Alcoberro, Alberto Angulo Morales, Joaquim Albareda, Imanol Merino Malillos, Carles Santacana, Uxío-Breogán Diéguez Cequiel, Daniele Conversi, Maximiliano Fuentes Codera, Xosé Estévez, Iñaki Fernández Redondo, Xoán Carlos Garrido Couceiro, Antoni Marimon Riutort, Lourdes Melis, Álvaro Aragón Ruano, Ramon Arnabat Mata, Andrea Geniola, Susana Serrano-Gazteluurrutia, Eguzki Urteaga, Frederic Barbera.