Il libro di Steven Forti, ricercatore presso il CEFID dell’Università Autonoma di Barcellona e presso l’Istituto de Historia Contemporanea dell’Università Nova di Lisbona, affronta la questione del transito di dirigenti politici dalla sinistra al fascismo in tre Stati-nazione dell’Europa degli anni interbellici.

Frutto di un lustro di ricerche di dottorato, El peso de la nación. Nicola Bombacci, Paul Marion y Óscar Pérez Solís en la Europa de entreguerras (Universidade de Santiago de Compostela, 2014, 651 pp.) analizza a fondo il caso di tre paesi mediterranei, come l’Italia, la Francia e la Spagna. A ciascun paese è dedicato un capitolo del libro e ciascun capitolo è centrato sullo studio della biografia di un caso paradigmatico di quelli che sono stati definiti transfughi.

Per l’Italia è stato scelto Nicola Bombacci, segretario del PSI nel biennio rosso, fondatore del PCd’I a Livorno nel 1921 e infine fascista mussoliniano tanto da finire fucilato a Dongo con gli ultimi fedelissimi del Duce. Per la Francia si presenta il caso di Paul Marion, giovane quadro del PCF negli anni Venti, il quale, dopo il passaggio al neosocialismo, divenne – seguendo la deriva di Jacques Doriot – un dirigente del Partito Popolare Francese e poi il segretario generale della propaganda durante il regime di Vichy. Per la Spagna è stato scelto invece il caso di un personaggio meno conosciuto: Óscar Pérez Solís, che dall’anarchismo approdò al falangismo, passando per il socialismo riformista, il comunismo terzinternazionalista e il cattolicesimo sociale.

Al di là dell’interesse delle singole traiettorie biografiche, grazie ad una prospettiva di storia comparata, El peso de la nación. Nicola Bombacci, Paul Marion y Óscar Pérez Solís en la Europa de entreguerras riesce a tracciare un quadro sovranazionale della questione – per quanto limitato a soli tre paesi europei –, sottolinenando differenze e analogie tra i diversi contesti.

Per ulteriori informazioni:

http://www.usc.es/libros/index.php/spic/catalog/book/668