Nel XIX secolo, mentre il centro dell’impero cercava di domare un territorio vastissimo dai confini in perenne espansione, il muoversi, il vagare, e l’essere senza una casa divennero elementi importanti nel discorso sull’identità nazionale. In “A Nation Astray” Ingrid A. Kleespies traccia un’immagine del nomade e il suo rapporto con l’identità nazionale russa attraverso i dibattiti e le discussioni nelle opere letterarie di autori come Pushkin, Chaadaev, Goncharov, Dostoevskij. Con un approccio interdisciplinare, quest’opera illumina un aspetto fondamentale della definizione di sé della Russia.
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