Due Panel su nazionalismo ed etnoregionalismo al convegno annuale della Società Italiana di Scienza Politica (Sisp)

Sono aperte le call for papers per i due panel del Convegno Annuale 2017 della Società Italiana di Scienza Politica (SISP) dedicati ai temi dell’etnoregionalismo, dell’idea di nazione e del nazionalismo (sotto le call specifiche per i due panel). Le proposte di paper (abstract di massimo 2500 caratteri, spazi inclusi), possono essere inviate, entro e non oltre le ore 23.59 (CET) del 29 maggio 2017, esclusivamente per via telematica dopo essersi registrati alla piattaforma MySisp all’interno del sito della SISP (Per maggiori dettagli sulla procedura di registrazione e di invio delle proposte seguire questo link: https://www.sisp.it/convegno). I paper accettati nei due panel saranno presi in considerazione per l’eventuale pubblicazione sulla rivista Nazioni e Regioni – Studi e ricerche sulla comunità immaginata (www.nazionieregioni.it). Per eventuali richieste di informazioni per ciascuno dei due panel si possono contattare i rispettivi chair.

Panel 10.1 – Etnoregionalismo e territorio tra crisi dell’UE e riscoperta delle identità sub-nazionali

Chairs: Adriano Cirulli (a.cirulli@uninettunouniversity.it) e Carlo Pala (carlopala@uniss.it) – Discussant: Michel Huysseune

I fenomeni dell’etnoregionalismo, del nazionalismo e della riattivazione delle identità politico-territoriali sembrano aver acuito la loro presenza in Europa proprio mentre l’UE mostra tutti i segni della sua crisi. Pur non volendo asserire in via preventiva un nesso così stretto tra i due fenomeni, è innegabile però che, in particolare con la Brexit, si possa parlare di “nuovo” protagonismo delle realtà locali, che esse siano le cosiddette “nazioni senza stato” o delle regioni europee che vogliono giocare un ruolo più importante sullo scacchiere continentale. Le richieste indipendentiste crescenti, il ruolo dei partiti in tali regioni e nel complesso della politics europea, l’insorgenza dei populismi statocentrici spesso contrapposti a quelli locali, sono solo alcuni degli ambiti su cui la ricerca non si è ancora sufficientemente indirizzata. Eppure, i casi scozzese e catalano, su tutti, assieme all’istituzionalizzazione dell’indipendentismo còrso, alle “minacce” nordirlandesi di rompere gli accordi del Venerdì Santo, alla nuova riarticolazione del panorama politico basco, paiono dimostrare che i fenomeni sopra descritti non sono solo di portata locale, ma rischiano persino di condurre a crisi l’attuale configurazione degli stati nazionali. In più, occorre ricordare che tali spinte all’indipendenza politica e comunque ad una più forte autonomia sono presenti in più contesti e in diverse gradazioni di intensità in regioni/nazioni molto diverse tra loro: dalla Galizia alla Bretagna, dal Galles alla Sardegna, dalle Fiandre al Sud Tirolo, solo per fare qualche esempio. Forze politiche etnoregionaliste ed attori socioeconomici e culturali territoriali, nella crisi del cleavage capitale-lavoro (o meglio, destra-sinistra) in Europa, tendono a sostituirvi quello centro-periferia. E ovviamente l’UE non appare in tutto questo come ambito “neutro”. Anzi, è uno dei possibili contesti di analisi che occorre sempre più approfondire e analizzare per non correre il rischio di ricondurre solo ad una sfera strettamente locale-territoriale i fenomeni in oggetto; pur tuttavia, occorre partire dai singoli contesti i quali, ancora vivi alla fine della seconda decade del XXI secolo, dimostrano di essere lontani dai fossili con i quali erano stati descritti in passato.

Il panel cerca dunque di misurarsi su queste tematiche, tentando di ricollocare i fenomeni etnoregionalisti ed indipendentisti in senso lato nel preciso contesto continentale europeo, anche extra-UE. Saranno benvenuti paper che studino uno o più di questi aspetti come single case study o in prospettiva comparata e a partire dalle più diverse metodologie di analisi. In particolare, studi su come i partiti e i movimenti etnoregionalisti incrementino la polarizzazione centro-periferia in Europa; come gli stessi vedano, anche dopo la Brexit, l’UE; analisi sull’attuale articolazione delle identità sub statali nelle cosiddette “nazioni senza stato”. È possibile inviare e discutere i paper accettati in italiano, inglese, francese e spagnolo.

 

Panel 2.3 – Nazione e nazionalità: prospettive teoriche, empiriche e metodologiche

Chairs: Irene Bono (Università di Torino, irene.bono@unito.it) ed Enrico Gargiulo (Università del Piemonte Orientale, enrico.gargiulo@uniupo.it)

Negli ultimi decenni si è assistito a un rinnovato interesse per lo studio dei nazionalismi e dei movimenti nazionalisti e per l’analisi delle ripercussioni di tali ideologie e movimenti sulla politica contemporanea. Che cosa si debba intendere per nazione e nazionalità ha riscosso meno attenzione, tanto sul piano teorico quanto su quello empirico. Sul piano teorico, la nazione è considerata un fenomeno auto-evidente: si ha in genere la tendenza a incentrare la riflessione su una serie di fenomeni qualificati come nazionali (come la popolazione, il territorio, la cultura, il mercato del lavoro) senza sentire il bisogno di precisare la portata di tale qualificativo. Sul piano empirico, si assiste a uno slittamento analitico che porta a trascurare l’indagine della nazione come fenomeno e a rifocalizzare l’attenzione sul nazionalismo come ideologia o su movimenti e leader nazionalisti come attori collettivi o individuali.

Eppure, diverse prospettive teoriche – tra cui l’analisi dei sistemi-mondo, gli studi post coloniali, le teorie de-coloniali, la global-history – hanno messo in luce la rilevanza di tali fenomeni, interpretandone criticamente il processo di costruzione storica all’interno di quadri più complessi di quelli comunemente impiegati, senza tuttavia negare rilevanza a questi costrutti. Inoltre, importanti processi sociali, economici e politici – i movimenti migratori e la presenza strutturale di persone di provenienza straniera all’interno dei confini nazionali, il percorso di decolonizzazione e i conseguenti fenomeni di state- e nation-building – hanno evidenziato la necessità di comprendere cosa significhino nazione e nazionalità nel mondo contemporaneo.
Partendo da queste premesse il panel intende porre alcune questioni: attraverso quali processi politici si forma, trasforma, rinnova, produce nazione nel mondo contemporaneo? A quale livello e a partire da quali unità d’analisi è possibile indagare oggi la nazione e la nazionalità? Su quali fonti si possono indagare empiricamente tali fenomeni? Quali prospettive teoriche si aprono quando si rimette la definizione di tali fenomeni al cuore della riflessione politologica?
Il panel vuole stimolare una riflessione su tali temi con particolare – ma non esclusivo – riferimento ad alcuni ambiti e aree tematiche:

• nazione e appartenenza nazionale

• nazione e partecipazione politica

• nazione e solidarietà sociale

• nazione e conflitto

• nazione e diseguaglianza

I contributi potranno essere inviati in italiano, inglese e francese.

 

Call for Papers: 2 Panels on nationalism and ethnoregionalism for the Annual Conference of the Italian Society for Political Science (SISP) – Urbino 14-16 September 2017

There will be two panels on ethnoregionalism, nation and nationalism during the 2017 Annual Conference of the Italian Society for Political Science (SISP), to be held in rbino the next September (please find below the detailed calls for both panels). Paper proposals (abstract of max 2,500 characters, including spaces), should be sent by May 29, 2017 (23:59 CET) only through the on-line platform MySisp (detailed info in English on how to submit a paper proposal, as well as on the Conference in general, are provided at the following link: https://www.sisp.it/annual_conference_brief_eng). Accepted papers for both panels will be considered for publication on the Italian Journal Nazioni e Regioni – Studi e ricerche sulla comunità immaginata (www.nazionieregioni.it). For any quest on the two calls please get in touch with the related chairs (contact details provided below).

Panel 10.1 – Ethnoregionalism and territory between crisis of the EU and the rediscovery of sub-national identity

Chairs: Adriano Cirulli (a.cirulli@uninettunouniversity.it) and Carlo Pala (carlopala@uniss.it) – Discussant: Michel Huysseune

Ethnoregionalism, nationalism and political-territorial identities seem to be reinforcing their presence in Europe at the very moment that the EU finds itself in a deep crisis. Without claiming a causal link between these two phenomena, especially with the Brexit a “new” protagonism of local realities, whether so-called “nations without state” or European regions, is bent on playing a more important role in continental politics. The increase of claims for independence, the growing role of pro-independence parties in those regions and in European politics, the emergence of state-centric populisms often opposed to local movements, are only some issues that have not been sufficiently researched. The Scottish and Catalan case, the institutionalization of the Corsican pro-independence movement, the Northern Irish “threats” to break the Good Friday Agreements, the new configuration of the Basque political panorama, all demonstrate that, beyond their local significance, these phenomena also may put into crisis the present configuration of nation-states. Such drives towards political independence or at least for a stronger autonomy, are also present in other contexts with varying intensity: from Galicia to Brittany, from Wales to Sardinia and South Tyrol, to provide just few examples. Because of the mobilization of ethnoregionalist parties and socioeconomic and cultural forces, the centre-periphery cleavage tends to substitute the capital-labour one (or rather, the right-left one) in Europe, although the latter cleavage sometimes does reappear within ethnoregionalist movements themselves. The EU, in this context, is obviously not a “neutral” environment. It represents one of the contexts that need to be analysed in depth to contextualize these phenomena beyond a strictly local-territorial sphere. For understanding them, research nevertheless needs to start from these local contexts, since also in the second decade of the 21st century these movements are anything but “the relicts of history” they were frequently considered to be.

This panel therefore intends to confront these themes, by inserting ethnoregionalist and pro-independence phenomena in their continental European context, intended in its broader meaning, that is beyond the borders of the EU. We welcome papers that study one or more of these aspects in a single case study or from a comparative perspective, and with a variety of methodological approaches. We particularly welcome studies on how ethnoregionalist parties and movements increase the centre-periphery polarization in Europe; how these movements perceive the EU with a regard for the impact of Brexit; how the centre-periphery cleavage interacts with other cleavages and in particularly the left-right one; analyses of present articulation of sub-state identities in the so-called “nations without state”. Papers can be submitted and discussed in Italian, English, French or Spanish.

 

Panel 2.3 – Nation and nationality: theoretical, empirical and methodological perspectives

Chairs: Irene Bono (irene.bono@unito.it) and Enrico Gargiulo (enrico.gargiulo@uniupo.it)

The last decades have seen a renewed interest for the study of nationalism and nationalist movements, and for the influence of these phenomena on contemporary politics. What is to be considered as nation and nationality has raised less attention, both theoretically and empirically. On a theoretical level, the nation is considered as a self-evident phenomenon: a variety of phenomena qualified as national – such as population, territory, culture, labour market – generally captures attention without explaining such qualification. On an empirical level, the exploration of the nation as political phenomenon is generally avoided by an analytical shift, which leads to focus instead either on nationalism as ideology or on national movements and leaders as collective or individual actors.

Nonetheless several theoretical perspectives, from post-colonial studies to global history, have contributed to shed light over the relevance of these phenomena. Their social construction has been critically interpreted by adopting more complex frames of analysis than those commonly used. Moreover, what nation and nationality mean in the contemporary world is nowadays challenged by some relevant social, economic and political processes, migratory movements and the structural presence of foreign nationals within the national borders, the processes of decolonization and the consequent phenomena of state and nation-building.

From these starting points, the panel aims to raise some questions: how the nation is formed, transformed, renewed, produced in the contemporary world? At what level of analysis is it possible to investigate the nation and nationality nowadays? Which units of analysis and which sources can be considered in order to investigate such phenomena?

When these phenomena are placed at the core of political analysis, what theoretical perspectives are opened?

Among the thematic areas of interest for addressing these issues, the panel will be particularly (but not exclusively) committed to explore the links between:

  • Nation and national belonging
  • Nation and political participation
  • Nation and social cohesion
  • Nation and conflict
  • Nation and inequality

Contributions are welcome in Italian, English or French.

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